Troina: raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra

Romano e Croce Rossa
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Prosegue nel segno della solidarietà e della sinergia con le associazioni locali e la cittadinanza, l’impegno dell’amministrazione comunale di Troina a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra.

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“Subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina – spiega l’assessora alle politiche sociali Silvana Romano – abbiamo lanciato una raccolta di farmaci, presidi sanitari e dispositivi di protezione individuale, che ha trovato nella nostra comunità una risposta straordinaria. Più avanti, alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, su proposta della Croce Rossa Italiana, l’amministrazione comunale ha ritenuto importante dare un ulteriore segnale di vicinanza con una raccolta fondi, nella consapevolezza che si tratti di un piccolo contributo che aiuti a fronteggiare le enormi necessità che continuano a dilaniare un popolo che sta pagando con la propria vita l’aggressione del regime di Putin. È per noi doveroso ringraziare il presidente della Croce Rossa e i volontari, che hanno reso possibile questa raccolta, così come tutte le attività commerciali e i singoli cittadini che hanno aderito”.

Grazie alla sensibilità e al generoso contributo di molti cittadini troinesi, il Comune e il Comitato della Croce Rossa di Troina hanno infatti raccolto circa 2 mila euro, che l’assessora Romano e il presidente Alfio Di Costa, accompagnati da alcuni volontari, hanno inviato tramite bonifico bancario al Comitato nazionale di Croce Rossa Italiana, per essere destinati all’assistenza umanitaria.

“Anche il Comitato di Troina – aggiunge il presidente della Croce Rossa Alfio Di Costa – ha voluto aderire alla raccolta fondi in favore dell’Ucraina, lanciata dalla Croce Rossa Italiana, certa della sensibilità e della nota generosità del popolo troinese. Con la collaborazione del Comune siamo riusciti a raccogliere una somma che, seppur piccola, è comunque un segno tangibile di affetto e vicinanza in favore delle centinaia di migliaia di persone in fuga dagli orrori della guerra”.

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