Scuola in presenza ad Enna, Di Maggio: “Bastava solo un po’ di buon senso”

Gaetano Di Maggio
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Sulla decisione del ritorno alla didattica in presenza nella città di Enna interviene il segretario provinciale di Cambiamo Coraggio Italia Gaetano Di Maggio.

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“In molte scuole della città – scrive Di Maggio – esistono le classi pollaio, classi di pochi metri quadrati dove vengono ‘ammassati’ gli studenti. Credete voi che una simile situazione possa essere accettata in questo momento così particolare?”.

“Qualcuno sostiene che la sera i giovani studenti – prosegue Di Maggio – escano in massa senza curarsi della possibilità di infettarsi o di infettare? Ebbene chi ha la possibilità di uscire nelle ore serali o in orari notturni può benissimo constatare che la città è deserta anche nelle serate del sabato, storicamente affollata. I giovani più degli altri stanno soffrendo questo momento storico e l’unica cosa che potrebbero fare è quella di studiare in sicurezza per loro e per le loro famiglie”.

“Un paio di giorni fa in poche ore – spiega Di Maggio – sono venute a mancare 5 persone causa Covid, alcuni di essi anche giovani, nel nostro Umberto I, a dimostrazione che di Covid si muore ancora. Ma il TAR ha pensato bene di… non voglio entrare nel merito di una decisione, scellerata, che considero prettamente politica. Ed i ragazzi in tutto questo? – si chiede il segretario provinciale – Chiedono prima di rientrare in classe che venga fatto lo screening a tutti, giustamente. Ammesso e non concesso che si possa fare considerando che l’Usca è in forte difficoltà per gestire la quotidianità, ma dopo due giorni o tre pensate che la scuola non possa ritornare ad essere luogo di contagio? Per me si cari ragazzi. La soluzione a tutto questo? Bastava solo un po’ di buon senso”.

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