“Apprendiamo con grande disappunto di una polemica sterile ed arida di contenuti sulla riqualificazione del Castello di Lombardia”. Lo comunicano i gruppi Mpa ed Enna Viva in merito alle polemiche sui lavori in corso al Castello di Lombardia. I firmatari della nota stampa sono i consiglieri comunali Francesco Comito, Giuseppina Firrantello, Naomi Fiammetta, Emilia Lo Giudice, e gli ex assessori Francesco Colianni, Ornella Romano, Francesco Di Venti, Walter Cardaci, Gaetano Catalano e Francesco Alloro.
“Abbiamo profuso un impegno fuori dal comune in quel luogo – proseguono – trasformando discariche a cielo aperto in aree archeologiche, luoghi dimenticati in musei, come quello del Mito, sostituendo l’asfalto con il basolato, come si confà a tutti i siti monumentali del mondo, consolidando porzioni del nostro maniero, come sta avvenendo tra il secondo e terzo cortile”.
“In verità – proseguono Mpa ed Enna Viva – attendiamo l’avvio di un altro cantiere di cui è depositaria la Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna che invitiamo a chiarire pubblicamente il motivo, a nostro modesto parere, del forte ritardo. In caso contrario inviteremo i deputati autonomisti all’ARS a presentare una interrogazione parlamentare presso l’Assessorato regionale di competenza, per comprendere quando intendano, dopo mesi e mesi di attesa, avviare gli interventi finanziati proprio con risorse economiche inviate dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali”.
“Ci auguriamo inoltre – proseguono consiglieri ed ex assessori – che l’Amministrazione illustri il progetto di riqualificazione in atto, visto che non abbiamo ancora sentito prese di posizione da parte dei gruppi consiliari di maggioranza, così da chiarire i dubbi dei cittadini e che faccia partire l’ennesimo cantiere, legato all’illuminazione artistica del cortile della Maddalena. Diciamo questo affinché si attui un coordinamento tra i diversi interventi, che ammonterebbero a cinque restituendo, nel più veloce tempo possibile, il nostro bene più prezioso a cittadini, operatori turistici e visitatori”.
“Un’opera dunque – spiegano i gruppi – che rivendichiamo, invitando la cittadinanza a comprendere che quando ci sono lavori in corso, si incorre in ovvi disagi, ma si restituisce al contempo bellezza ai luoghi più importanti della nostra città. Qualcuno ha altresì montato ad arte la storia di un muretto di cemento armato. Tra i gruppi consiliari di Enna così come nelle passate giunte, il progetto ha visto una approvazione all’unanimità, inserendolo nel piano triennale delle opere pubbliche, per almeno tre volte, passando altresì per almeno altri cinque enti che ne hanno competenza. Se qualche consigliere comunale ha ancora dubbi, poteva approfondirli nelle sedi deputate invece di organizzare sit in, proteste o commissioni capogruppo tardive in forma interrogativa. Sappiamo inoltre che in un luogo così importante alberghi anche una pizzeria: abbiamo appreso che il passaggio verrà riaperto, dunque il problema sembra non persistere. Ma se qualcuno al contempo si è messo in testa che nell’anello riqualificato con il basolato, si potrà scorrazzare con le auto, piuttosto che utilizzarlo come parcheggio abusivo, lì interverremo pesantemente per tutelarne e proteggere il bene, pizzeria compresa”.
“I lavori di riqualificazione – proseguono Mpa ed Enna Viva – ammontano nel complessivo a quasi 4 milioni di euro, mai come oggi si restituisce dignità ad un luogo abbandonato proprio da chi adesso dichiara di volerlo proteggere, ma su questo a tempo opportuno lo dimostreremo con un reportage fotografico che testimonierà il lavoro svolto in questi anni. Il famoso muretto, che sarà interamente risagomato rendendolo di minimo impatto alla vista, fungerà di fatti come parapetto per conferire un unico livello alla piazza che prima era marcatamente inclinata ed agevolando la creazione di una rampa di accesso per disabili, come avviene in tutto il mondo rendendo finalmente quella piazza accessibile e fruibile da giovani, anziani e diversamente abili. Bastava che ci fosse maggiore comunicazione, anche con associazioni che hanno molto collaborato in passato insieme a noi come Sicilia Antica, di cui ne apprezziamo ancora oggi i punti di vista, e che invitiamo ad attendere il risultato finale rassicurandoli che si farà un buon lavoro. Su questo e sulla riqualificazione dei beni culturali ci diamo appuntamento nelle prossime settimane ad un dibattito pubblico che organizzeremo insieme al gruppo consiliare per spiegare l’azione straordinaria che questa città ha avuto in termini di rilancio dei beni culturali, rispetto ad un passato in cui non molti gruppi politici in verità ne hanno dato punti di svolta, al di là di sit in. La si faccia finita con attacchi pretestuosi e si dia serenità invece a chi con professionalità lavora instancabilmente per completarne i lavori, restituendo decoro a quell’area”.