L’articolo, datato, certo, era il 2022, dava una notizia straordinaria per la mobilità di Enna. Il governo regionale aveva finanziato la metroferrovia, ventitre milioni di euro, come comunicava l’allora Presidente Nello Musumeci, per collegare la città bassa con il nucleo storico della città inespugnabile.
Un cambio di passo, una visione proiettata al futuro. Per l’assessore alle infrastrutture Marco Falcone era un impegno preso nei confronti della città che finalmente si concretizzava grazie alla virtuosa sinergia con la rete ferroviaria italiana.
Ora alla luce della nuova localizzazione della stazione ferroviaria il progetto che, come sappiamo bene, non si è neanche più ipotizzato, potrebbe materializzarsi, partire da lì, dalla nuova stazione appunto, per inerpicarsi fino a su, con tappe intermedie. Una necessariamente nei pressi dell’ospedale frequentato da centinaia di studenti, che così potrebbero essere più attratti da Enna alta.
L’articolo era del 2022, per l’esattezza del 1° aprile. Ma a volte uno scherzo può diventare realtà. Vogliamo cambiare la data?
Mario Rizzo








