Si apre oggi a Palermo, con un convegno organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università Kore di Enna, il ciclo di manifestazioni che per tutto il 2025 ricorderà la vita e le opere di Prospero Intorcetta a 400 anni dalla nascita.
Prospero Intorcetta, gesuita missionario in Cina nel XVII secolo, nacque il 28 agosto del 1625 a Platia (oggi Piazza Armerina) dove opera la Fondazione a lui dedicata e che è pienamente coinvolta nelle celebrazioni.
Il convegno odierno si tiene a Palazzo dei Normanni, antica sede del Parlamento siciliano, ed ha come tema centrale la ragione fondamentale della fama internazionale di Intorcetta: l’essere stato il primo a tradurre in latino il grande pensatore cinese Confucio, figura di riferimento dell’etica cinese che visse sette secoli prima della nascita di Cristo.
Ad Intorcetta, che visse in Cina per decenni fino alla morte avvenuta il 3 ottobre del 1696, si deve infatti il merito di avere portato in Europa e nel mondo occidentale direttamente il pensiero di Confucio e non di averlo semplicemente raccontato. Lo fece grazie alla traduzione in lingua latina, l’inglese di allora, di una delle opere più significative del Maestro cinese, che intitolò “Sinarum scientia politico-moralis”, provando anche a costruire una linea di continuità tra il pensiero di Confucio e quello di Cristo.
L’Università Kore, che è sede dell’unico Istituto Confucio a sud di Napoli, ha realizzato una ristampa critica e filologica della “Sinarum scientia politico-moralis”, curata dai professori dell’ateneo ennese Rodney Lokaj e Alessandro Tosco, che l’hanno a loro volta tradotta in italiano e in inglese, con la collaborazione della Fondazione Federico II, per rilanciarla a livello globale.
Al convegno organizzato a Palermo ha offerto la propria collaborazione la Cina, il cui ambasciatore in Italia Jia Guide partecipa con un indirizzo di saluto, dopo l’apertura affidata ai due condirettori dell’Istituto Confucio della Kore, l’italiano Alessandro Tosco e la cinese Wang Qin, quest’ultima docente presso l’università di lingue straniere di Dalian, gemellata con l’ateneo di Enna.