Furti tra Regalbuto e Troina, l’Antiracket: “Segno di una nuova strategia estorsiva”

Gaetano Debole
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“Non accettiamo che ci siano ampie zone usate come un bancomat da delinquenti in trasferta”. A comunicarlo l’Associazione Antiracket Fai di Leonforte.

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Solo nell’ultimo mese sono stati messi a segno almeno una decina di furti in attività imprenditoriali dell’area compresa tra Regalbuto e Troina. Nella zona le forze di polizia ed i Carabinieri sono allertati, ma le scarse unità a loro disposizione rendono assai arduo il compito di vigilare sul territorio e individuare i colpevoli degli atti delinquenziali.

“Non è possibile – dichiara l’ing. Gaetano Debole, presidente dell’Associazione antiracket Fai di Leonforte – che nostri colleghi che ogni giorno devono trovare il modo di mandare avanti le loro aziende debbano pagare un prezzo così alto a causa della disattenzione ministeriale, che ancora ritiene l’ennese un’area che può essere sottodimensionata negli organici e nelle attività di pubblica sicurezza. Noi siamo profondamente grati agli uomini che oggi lavorano quotidianamente per tutelare la nostra sfera sociale, ma evidentemente non bastano e non possono essere chiamati a fare il lavoro che dovrebbe essere svolto da 2 o 3 colleghi. Stiamo valutando – prosegue – le azioni migliori da intraprendere ma deve essere chiaro a tutti i responsabili dei Ministeri competenti che non intendiamo abbassare la guardia finché non saranno adeguatamente coperti gli organici delle forze dell’ordine che operano in provincia. Chiediamo ai Deputati nazionali di adoperarsi per far sì che siano potenziati gli organici di polizia, Carabinieri e Guardia di finanza dei comandi e delle stazioni”.

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