Fenicotteri a Pergusa, Legambiente: “Segno di una crisi in atto”

Fenicotteri a Pergusa
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Alcuni esemplari di fenicottero rosa sono stati recentemente avvistati nel Lago di Pergusa.

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“Indubbiamente un momento di richiamo, un segno della natura – commenta il Circolo Legambiente Erei – che, però, se letto con attenzione, non è solo un fatto di ‘mondanità naturale’, ma anche e soprattutto il segno di una crisi in atto. Lo avevamo detto nei giorni passati, lo ribadiamo adesso: Pergusa è in crisi, le sue acque stanno velocemente scomparendo e stanno lasciando il passo a vaste porzioni di limo sulle quali il sole estivo essicca i Sali”.

“Le acque rimanenti, estremamente calde e sottili – spiega Legambiente – si vanno lentamente salinizzando e in esse le forme di vita si modificano tendendo a passare dal lago eutrofico leggermente salmastro allo stato di laguna salata. Quest’ultimo è proprio l’ambiente tipico del Phoenicopterus ruber, che infatti venne avvistato a Pergusa solo ai tempi della pesantissima crisi degli anni ’90 quando il lago praticamente scomparve”.

“Ovvio – prosegue Legambiente – la visione di questi fantastici animali è un avvenimento, ma, ribadiamolo, sancisce che il lago sia in sofferenza e questa sofferenza non è semplicemente legata alla ‘siccità’, che peraltro a Pergusa non c’è stata, ma sembra provenire dalla assoluta mancanza di intervento per la pulizia e la manutenzione dei canaloni di adduzione delle acque del bacino al lago. Tutti i canali di Pergusa sono colmi di detriti, coperti da fitti roveti, non di rado interessati da abbandoni di rifiuti anche ingombranti. Da anni non si provvede alla loro pulizia e, soprattutto, per quel che riguarda il canalone dei Mondelli e quello del Vallone Amaradio, anche dinanzi piogge copiose, non si vede più scorrere l’acqua verso il lago”.

“Va anche controllata – prosegue ancora Legambiente – l’eventuale esistenza di pozzi, controllo che è di competenza del Genio Civile, e, laddove constatata ogni eventuale emunzione, sigillato il pozzo”.

Secondo Legambiente, Pergusa va difesa attraverso un’azione sinergica e complessa da parte di tutti gli enti preposti.

“Ricordiamo in tal senso – scrive Legambiente – l’appello fatto dal responsabile della Riserva, Dr. Antonio Aveni, per la istituzione di un tavolo tecnico al quale ogni ente possa partecipare per le sue competenze e con la consapevolezza della estrema fragilità dell’importante biotopo. Ribadiamo inoltre la necessità di programmare, almeno per la prossima stagione invernale, un rimpinguamento delle acque attraverso la condotta realizzata appositamente dalla Provincia Regionale di Enna agli inizi del secolo”.

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