“Il centro storico di Enna ha bisogno di nuove strategie che valorizzino chi ci vive e chi ci lavora”. A dirlo è il direttore di Confcommercio Caltanissetta Enna Gianluca Speranza che rappresenta circa 130 attività in città.
“Enna – prosegue Speranza – era già una meta ‘mordi e fuggi’ ma negli ultimi mesi stiamo pagando il prezzo dello svincolo chiuso che, in qualche modo, allontana i turisti. Il centro storico va ripensato e non soltanto con l’arrivo di una facoltà a Enna alta, che è comunque una buona notizia e auspichiamo che si trasferisca già a settembre 2024, ma anche nella sua viabilità. Tutto il traffico si concentra sul tratto della Balata e della via Sant’Agata e i parcheggi scarseggiano. Motivazioni che scoraggiano i cittadini a fare una semplice passeggiata”.
Per Confcommercio Caltanissetta Enna le soluzioni esistono e servono a dare una scossa alla città: “Non è una polemica la nostra, anche perché crediamo fermamente che per crescere si debba passare anche dalla valorizzazione dell’area intorno al Castello, oggi oggetto di restauro, e siamo pronti a condividere le scelte con l’amministrazione e con tutti i soggetti coinvolti. C’è da pensare al futuro della città prima che sia troppo tardi e per non assistere più a vie del centro deserte anche nel fine settimana”.
Oltre alla viabilità vanno ripensati anche gli eventi, che secondo Confcommercio, dovrebbero attirare il turismo di prossimità e che dovrebbero essere inseriti in una programmazione puntuale senza sovrapposizioni. Secondo Speranza “la stagione estiva ha già preso il via ma i commercianti, i ristoratori, le attività produttive del territorio stanno vivendo le conseguenze di una mancata programmazione”.
E su un’eventuale ritorno alla “ztl” Speranza ribadisce quanto già detto lo scorso anno: “La nostra posizione non cambia: siamo favorevoli all’isola pedonale ma solo se supportata dai servizi, quindi dalla navetta potenziata e da piccole manifestazioni artistiche o culturali che possano animare le serate di calura estiva che stanno per arrivare. Il Comune potrebbe anche metterci nelle condizioni di organizzare eventi e di farli organizzare ai commercianti stessi. Ma dobbiamo fare in fretta perché siamo già in ritardo”.