Enna: stabilizzazione lavoratori precari, la Cgil ringrazia il management dell’Asp

Alfredo Schilirò
PUBBLICITÀ    

La Funzione Pubblica Cgil di Enna guidata dal segretario generale Alfredo Schilirò e collaborato per la sanità da Patrizia Cacciato e da Giuseppe Russo prende atto delle stabilizzazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale, avvenute tramite atto delle delibere n. 1822 e 1823 ambedue del 9 dicembre, ed intende esprimere ringraziamento al management dell’Asp di Enna per l’avvenuta stabilizzazione di n. 30 unità di personale precario con il profilo di assistente informatico e di n. 7 unità di personale precario con il profilo di assistente amministrativo.

“La FP CGIL di Enna – dichiarano il segretario Schilirò e i rappresentanti sindacali Cacciato e Russo – segue con grande interesse la problematica delle stabilizzazione. Fra gli obiettivi primari del proprio programma – aggiungono gli esponenti della Funzione Pubblica Cgil di Enna – ci deve essere, nel rispetto della normativa vigente, nell’anno 2025 le procedure di nomina a tempo indeterminato per il personale appartenente all’Area della Dirigenza Sanitaria, della Dirigenza PTA e del Comparto. La Funzione Pubblica della CGIL ha seguito con attenzione tutte le fasi necessarie al raggiungimento di questo importante obiettivo che darà serenità e dignità ai lavoratori che hanno dato un importante e concreto contributo durante il difficile periodo della pandemia”.

“L’impegno della FP-CGIL – conclude il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Enna Alfredo Schilirò – relativamente ai processi di stabilizzazione del personale precario, continuerà anche nei prossimi mesi in considerazione del fatto che sono ancora numerose le figure professionali appartenenti a vari profili per le quali è possibile procedere, in ottemperanza alla vigente normativa, alla trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato rendendo, in tal modo, più efficienti i servizi sanitari offerti ai cittadini della provincia di Enna e evitando le migrazioni verso altri territori con il conseguente spopolamento della provincia ennese”.

PUBBLICITÀ