La Camera degli Avvocati Tributaristi di Enna unitamente all’Ordine degli Avvocati di Enna, all’Ordine dei Commercialisti ed all’Ordine dei Consulenti del lavoro di Enna ritengono inaccettabile il primo elaborato del MEF – Ministero dell’Economia e Finanze che dovrebbe prevedere la soppressione della Corte Tributaria di Enna e Caltanissetta e l’accorpamento con la Corte di Agrigento.
“Nel caso di specie – comunicano attraverso una nota stampa – tutta la Sicilia Centrale rimarrebbe senza alcun presidio di legalità atteso che le uniche Corti Tributarie sono ubicate nel territorio di Palermo, Catania, Agrigento e Ragusa. In tale primo elaborato del MEF non si tiene conto di quelle che sono le caratteristiche dei territori interessati all’accorpamento nè delle distanze, sol considerando che un contribuente residente in provincia di Enna (ad esempio a Troina) per raggiungere la Corte Tributaria di Agrigento con i mezzi pubblici impiegherebbe 8 ore e mezza, mentre utilizzando il proprio veicolo impiegherebbe 2 ore e 20 minuti circa, traffico permettendo”.
“La Corte di Giustizia Tributaria di Enna – prosegue la nota stampa – oltre ad essere un presidio di legalità gestisce un numero importate di ricorsi (oltre 1000 per ciascun anno solare e quasi 1.400 nell’anno 2024) e risulta tra le più efficienti della Sicilia (se non la più efficiente) atteso che entro meno di 12 mesi i Giudici Tributari depositano la sentenza; numeri e tempi impensabili presso i Tribunali in quanto il primo grado dura mediamente quattro anni. L’accorpamento previsto, invece, sarebbe contrario anche a quelle che sono le finalità del PNRR legate alla riduzione della durata media dei processi, sol pensando che la Corte di Giustizia Tributaria di Agrigento dovrebbe gestire, oltre che i 4.000 ricorsi presentati ad Agrigento nell’ultimo anno, anche 2.800 ricorsi presentati nell’anno 2024 dinanzi alle Corti di Giustizia Tributaria di Enna e di Caltanissetta, con consequenziale indubbio ritardo nella definizione dei giudizi. Oltre alla centralità territoriale della Corte Tributaria di Enna per tutta la Sicilia centrale, la stessa, godendo di una struttura immobiliare idonea ad ospitare altre Corti Tributarie, rispetta tutti i criteri dettati dalla legge delega n.11/2023, nonché i criteri individuati dal MEF secondo quanto recentemente pubblicato dal Sole24Ore”.
“Di recente – concludono – vi è stata anche un’interlocuzione con i rappresentanti politici della provincia di Enna i quali hanno manifestato la propria disponibilità a portare nelle sedi istituzionali quanto rappresentato dagli ordini professionali, ritenendo altresì penalizzante la soppressione della Corte Tributaria non solo per il territorio ennese in termini di prestigio, ma anche in termini di efficienza dei servizi”.