Enna: nasce il Centro Studi Med. Mez. “Napoleone Colajanni”

Paolo Garofalo
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Lo scorso 24 ottobre è nato il Centro Studi Med. Mez. per le Ricerche e la Documentazione sul Mediterraneo e il Mezzogiorno “Napoleone Colajanni”. I suoi fondatori, di diverse estrazioni politiche, sono accomunati dalla cultura laica e aperta che l’Onorevole Colajanni aveva ampiamente dimostrato nel corso della sua lunga attività parlamentare, ed anche come statistico, medico e sociologo, e dalla dura posizione che ha costantemente tenuto contro la mafia, la corruzione, il razzismo e le disuguaglianze, e dalla posizione meridionalista e contemporaneamente unitaria dello Stato Italiano.

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Questi sono i soci fondatori: il presidente dell’associazione Paolo Garofalo, la vice presidente vicaria Serafina Buarné, il vice presidente Fernando Adonia, il vice presidente Eugenio Bonanno, il segretario Sergio Severino, il tesoriere Silvestro Giamblanco, il presidente della commissione di garanzia Salvo Fleres, la vice presidente della commissione di garanzia Tiziana Arena e il segretario della commissione di garanzia Fabio Fidotta. Questi i componenti, invece, del consiglio direttivo: Franz Cantalupo, Matteo Fano, Monica Fastuca, Armando Glorioso, Nicola Malizia, Francesco Nasonte, Valentina Rizzo e Luigi Guarneri.

Il logo dell'associazione

Il logo dell’associazione

Med.Mez. si ispira a principi di solidarietà, antirazzismo, ecologia, legalità, antimafia/e, laicità, giustizia, libertà e nonviolenza ed è un centro di vita associativa, pluralista, aconfessionale, apartitico a carattere volontario, laico, democratico e progressista che tende a valorizzare e promuovere le pari opportunità e l’inclusione sociale di ogni persona umana. Opera per attenuare le differenze sociali dovute a genere, orientamento di genere, nazionalità, condizioni sociali ed economiche, istruzione, orientamento religioso; promuovere ogni tipo di attività culturale, ricreativa, sociale tendente alla valorizzazione della cultura e della civiltà del Mediterraneo, europea e nazionale, con particolare attenzione al Mezzogiorno d’Italia, nel pieno rispetto della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Possono aderire a Med.Mez., fanno sapere i promotori, singole persone, italiane e straniere, altre associazioni, italiane e straniere, enti, sigle, organizzazioni di ogni genere purché condividano le finalità dell’associazione.

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