Si pubblica di seguito nota stampa dei gruppi consiliari di opposizione Siamo Enna, Enna Viva, Pd, Nuova Cittadinanza, Dc e Gruppo misto.
Nella giornata di ieri abbiamo assistito all’ultima delle tante figuracce dell’amministrazione Dipietro: l’assessore De Luca, dimessosi da poco dalla carica di Consigliere, si presenta alla seduta della Terza Commissione, partecipando ai lavori e prendendo parte persino al voto. Insomma, come il famoso lupo che aveva sbagliato fiaba nelle rivisitazioni di Giobbe Covatta!
Assessore De Luca, per caso si è dimesso a sua insaputa? Oppure l’incredibile incidente è dovuto alla confusione creata dal sindaco con i doppi ruoli, con i continui e ripetuti cambi di assessori che escono dalla porta (sbattendola forte!) e rientrano dalla finestra?
In effetti, è pure possibile che nell’ambito di questo teatrino, alla fine gli stessi protagonisti non sanno più nemmeno quale sia il ruolo che ricoprono!
Ci sarebbe da ridere, se queste vicende non riguardassero la nostra città e chi la amministra. Peraltro, stigmatizziamo con forza tale accaduto anche alla luce del tentativo di addentare il polpaccio del Presidente del Consiglio, responsabile di aver consentito – 3 anni fa – la costituzione di un nuovo gruppo consiliare non in linea con le previsioni regolamentari.
Nel complimentarci per la prontezza con la quale, eventualmente, si accorgono di ciò che accade, e nell’esprimere biasimo per una iniziativa tesa a evidenziare una violazione che non ha prodotto alcuna conseguenza (ma proprio nessuna!), sottolineiamo ancora una volta la doppia morale che sfoggiano il sindaco e i suoi assessori e consiglieri.
Ed infatti, gli accusatori del Presidente del Consiglio dimenticano che proprio l’attuale primo cittadino è stato capogruppo di Patto per Enna, un gruppo consiliare nato allo stesso modo di quello dei Moderati per Enna.
Si può essere sfacciati al punto da accusare altri di fatti asseritamente gravi, quando si è operato allo stesso identico modo poco tempo prima?
Siamo sicuri che i cittadini sappiano giudicare, eccome, i comportamenti dei loro rappresentanti e, presto o tardi, ne dovranno prendere atto anche Dipietro ed i suoi.