Enna: l’architetto Patrizia Strugli vince il concorso di progettazione “La Via del Grano”

Concorso "La Via del Grano"
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Da ieri è primavera, il giorno in cui il mito ci racconta che la dea Kore lascia gli inferi per far fiorire la terra, far germogliare il seme più prezioso. Ed è stato proprio ieri che hanno visto la luce o meglio, nel linguaggio contemporaneo, sono stati decriptati i codici alfanumerici dei cinque finalisti e proclamato il vincitore del concorso di progettazione “La Via del Grano”, realizzato dal Libero Consorzio Comunale di Enna con la collaborazione dell’Università Kore e dei tre Ordini professionali, degli Architetti, Ingegneri e Agronomi, nell’ambito dei fondi dell’agenzia della coesione territoriale.

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Ad aggiudicarsi il primo premio è stato l’architetto Patrizia Strugli, di Busto Arsizio, a capo di un gruppo di 10 professionisti che dovranno adesso completare l’ultimo step che consiste nella redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del progetto definitivo dell’opera il cui costo si aggira intorno ai sei milioni di euro.

La graduatoria ha visto al secondo posto l’architetto Federico Orsini di Modena, terzo classificato lo studio di progettazione M.A zero di Roma, al quarto posto lo studio One Works S.p.a di Milano e, infine, al quinto posto l’architetto Antonino Rizza di Enna.

Alla cerimonia di proclamazione ieri mattina, presieduta dal commissario straordinario Girolamo Di Fazio, c’erano tutti gli artefici e gli attori di questo progetto, che porta con se un primato, quello di essere l’unico sulle greenway in Sicilia. Ma in realtà di primati ne ha anche altri. E’ stato un laboratorio virtuoso dove tutti hanno concorso per trasformare quella che poteva sembrare una bizzarria in una idea progettuale visionaria, che si contamina di passato, dell’identità del territorio per proiettarsi in un futuro sostenibile.

“A vincere oggi – ha detto il commissario Di Fazio – è stato un lavoro di squadra, che non ha visto primeggiare nessuno, ma che ha avuto il merito di dimostrare che insieme tutto è possibile. Ha vinto la nostra idea di sostenibilità, di valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, naturalistiche ed archeologiche, in una visione turistica che oggi più che mai punta all’anima e al cuore dei luoghi e che parla ad un turismo emozionale. Il territorio ha tutti gli elementi attrattivi per mettere in piedi un percorso ambizioso, oggi realizzabile”.

Un’esperienza che ha visto rafforzare ancora di più i rapporti con l’Università Kore e con gli ordini professionali che hanno messo in campo le loro risorse migliori.

“La Kore ha sostenuto da subito la proposta del Commissario – ha detto il presidente Cataldo Salerno – lo fece l’allora presidente, Fausto Severino, scelta che ho continuato a condividere perchè la ritengo intelligente. Un progetto che parte dal mito, dalla caratterizzazione della Sicilia centrale e che guarda verso il futuro partendo dal proprio passato”.

“Tutte le proposte progettuali esaminate sono state di qualità – ha detto la presidente della commissione giudicatrice, l’architetto Concetta Fontanazza -. Ci siamo misurati con un concorso di progettazione che grazie all’utilizzo della piattaforma gestita dell’Ordine degli Architetti, ha garantito la massima trasparenza in tutte le fasi del concorso. Si è arrivati ad una decisione unanime sulla proposta che ha più delle altre saputo coniugare innovazione e sostenibilità”.

“La sfida adesso – ha dichiarato il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere capo Giuseppe Grasso – è arrivare allo studio di progettazione definitivo per attingere così ai finanziamenti del Pnrr”.

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