Si terrà venerdì 7 febbraio, alle ore 17, presso la Sala Convegni dell’Ospedale Umberto I di Enna, la presentazione del libro di Davide Mingrino dedicato alla biografia del padre, il dottor Armando Mingrino. Titolo dell’opera “Armando Mingrino. Il sogno, mai sopito, di rendere un servizio di qualità all’uomo malato”.
Nell’introduzione, l’autore racconta di aver voluto ricostruire, come un mosaico, la figura del padre, evidenziandone l’impegno, la passione e la generosità nel lavoro. Un ricordo personale ne riassume l’essenza: quando Davide iniziò a lavorare presso un ente pubblico di Enna, un impiegato, nel salutarlo davanti ad altri colleghi, gli disse che il dottor Mingrino aveva salvato la vita a suo padre, accorrendo in ospedale in pieno Ferragosto, senza badare all’abbigliamento, per compiere il proprio dovere di medico.
Il libro, arricchito da una prefazione del compianto Angiolo Alerci, ripercorre la vita di Armando Mingrino, a partire dalle origini familiari, descritte con la collaborazione dello zio Paolo, avvocato novantaseienne del Foro di Torino. Seguono i capitoli dedicati al percorso scolastico e universitario, alla vita familiare e ai momenti di vacanza.
Ampio spazio è riservato alla carriera professionale del dottor Mingrino: dalla chirurgia generale all’introduzione della chirurgia toracica presso l’Ospedale di Enna. Particolarmente significativa è la lettera, definita un “testamento professionale”, che il medico scrisse ai suoi collaboratori il 30 giugno 2012, riconoscendo il loro contributo alla realizzazione di quel “sogno”, mai sopito, di rendere un servizio di qualità all’uomo malato.
Il libro esplora anche il suo impegno culturale e sociale, con la fondazione del CALCIT (Comitato Autonomo per la Lotta Contro I Tumori) e la partecipazione attiva all’ANAAO, sindacato dei medici, di cui fu segretario provinciale e consigliere nazionale. Sono inoltre citati i suoi studi sulle opere del medico ennese Pietro Farinato e sulla storia dell’Ospedale Umberto I di Enna.
Un capitolo è dedicato alla sua visione cristiana della vita e alla santificazione del lavoro quotidiano, ispirata agli insegnamenti di San Josemaria Escrivà. Viene anche ricordata l’intitolazione dell’Aula Magna dell’Ospedale di Enna ad Armando Mingrino, avvenuta l’11 febbraio 2016, in occasione della Giornata Mondiale del Malato.
L’opera si conclude con testimonianze di colleghi, collaboratori e amici, tra cui il dottor Totò Babera, il dottor Aldo Capucci, il dottor Giuseppe Macaluso e l’infermiera Enza Muscarella, che hanno condiviso con lui momenti di lavoro e di impegno sociale.