Enna: il consiglio comunale assegna benemerenze a Gesualdo Prestipino, Emilia Lo Giudice e a 4 agenti della Polizia

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Seduta di consiglio comunale domani mattina alle 10,30 presso la sala del teatro comunale con la cerimonia di consegna di due civiche benemerenze. Una prima verrà assegnata allo scultore ennese Gesualdo Prestipino per meriti artistici che hanno contribuito ad innalzare il nome della città. La seconda, invece, è stata assegnata alla dottoressa Emilia Lo Giudice e a quattro agenti della Polizia di Stato, Mario Giannotta, Cristian Bruno, Dario Martello e Marco Lisci. In questo caso la benemerenza viene attribuita a seguito dei fatti accorsi il 17 novembre dello scorso anno. La pattuglia stava transitando sull’autostrada A/19, direzione Catania, quando notava un’autovettura in sosta sulla corsia di emergenza. All’interno una donna, in stato di totale incoscienza perchè colpita da un malore. Era un’infermiera professionale dell’Umberto I di Enna che rientrava a casa dopo un massacrante turno di lavoro. Questa terribile pandemia, Covid-19, ha fatto comprendere a tutti l’impegno dei sanitari nel mondo. Gli agenti si resero immediatamente conto della gravità della situazione e sollecitarono l’intervento di un’ambulanza. Nell’attesa, però, assistiti telefonicamente dalla dottoressa Emilia Lo Giudice, consigliere comunale e medico dell’Umberto I, permettevano alla signora di riprendere a respirare. Grazie al pronto intervento degli agenti e al sostegno professionale della Lo Giudice è stata salvata una vita umana.

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Un fatto di cronaca che ha lasciato il segno nell’opinione pubblica ennese ma anche fra i consiglieri comunali tanto che venne presentato un ordine del giorno per dare valore al gesto, primo firmatario Giuseppe La Porta: “Abbiamo voluto sottolineare l’esempio e la testimonianza di un’azione che ha un grande valore educativo nei confronti delle nuove generazioni. Esempi credibili nella quotidiana vita sempre più falsata dalla illusoria vita digitale proposta dai social”.

Il consigliere sottolinea l’importanza dell’assegnazione della benemerenza: “Riaffermiamo in questo modo la specificità della comunità educante”.

Insomma non un semplice gesto, un normale momento di lavoro, ma un’azione vera che educa la comunità.

“L’educazione può salvare il mondo. La società è fatta di valori e ideali che vanno seguiti. E chi ha delle responsabilità istituzionali – conclude Giuseppe La Porta – ha il dovere di indicare”.

Paolo Di Marco

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