Enna: i numeri e le statistiche sui vaccini anti Covid somministrati

infermieri
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I vaccini somministrati in provincia di Enna, conteggiando prime e seconde dosi alla data del 13 aprile, sono stati 38.841 su un totale di 97 giorni di attività dei centri vaccinali dislocati sul territorio provinciale.

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Presso il centro vaccinale dell’Umberto I di Enna, i vaccini somministrati sono stati 24.911, a Nicosia 6640, a Piazza Armerina 6105 e a Leonforte 1185. Il 53% delle dosi è stato somministrato alle donne, il restante 47% a uomini. Le prime dosi ammontano al 68% del totale somministrazioni, il restante 32% è riferito alla somministrazione di prima e seconda dose.

Le dosi Pfizer somministrate sono in totale 29.198, pari al 75,17% del totale, 6723 è la somma delle dosi AstraZeneca (17,31%) e il restante 7,52% è Moderna, pari a 2920 dosi.

I soggetti vaccinati con almeno una dose si distribuiscono per età nel seguente modo: 7827 sono i cittadini over 80 anni; 5427 nella classe di età 70-79 anni; 4141 tra 60 e 69 anni, 3927 tra 50 e 59 anni, 2339 tra 40 e 49 anni, 1420 tra 30 e 39 anni, 943 tra 20 e 29 anni, e infine, 45 tra 16 e 19 anni.

Sul totale delle somministrazioni effettuate, i cittadini della provincia di Enna appartenenti alle classi di età superiori a 60 anni che hanno ricevuto almeno una dose sono 16.350 (il 42% del totale); gli anziani delle strutture di lungodegenza (tutti vaccinati) sono ulteriori 1761, per lo più grandi anziani; i soggetti vulnerabili per patologia vaccinati sono 6632; il personale sanitario vaccinato ammonta a 5835 cittadini; gli appartenenti al mondo della scuola finora vaccinati sono 2660 e 841 gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, a scendere, le altre categorie.

“Il report evidenzia i risultati conseguiti dall’Azienda in merito alla protezione delle fasce più fragili della popolazione della provincia, anziani, vulnerabili, operatori di settori pubblici strategici – dichiara il Direttore Generale dell’ASP di Enna, dott. Francesco Iudica -. La macchina organizzativa è sempre in moto per affrontare la campagna vaccinale con tempestività e tenendo conto delle risorse disponibili: il plauso agli operatori sanitari impegnati fino allo stremo si affianca all’invito rivolto alla popolazione di vaccinarsi al più presto e senza alcuna remora”.

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