Si pubblica di seguito nota stampa a firma dei gruppi di maggioranza ad Enna a sostegno dell’amministrazione Dipietro.
Non è tempo della polemica ma dei fatti, di certo però non possiamo tollerare che ci si accusi di non avere una visione di città!
Detto da chi, in effetti, una visione di città l’ha avuta sempre ben precisa: dai rifiuti all’acqua.
Un’accusa che viene dal PD grazie al quale sui cittadini gravano ancora i debiti della gestione clientelare di Ato rifiuti e che ha impoverito le famiglie – e sfidiamo chiunque a darci torto – per la privatizzazione dell’acqua che ci vede tra le città con il costo più alto proprio dell’acqua.
L’amministrazione ha una visione di città e ne siamo orgogliosi.
Dal sistema rifiuti che, grazie alla gestione Dipietro, ci colloca tra le città più pulite del meridione e con le tariffe più basse. Sull’acqua noi siamo chiari, il Pd meno: mentre Dipietro portava all’ati la delibera per la diminuzione delle tariffe, i sindaci del PD con in testa l’on.le Venezia la bocciavano e deliberavano di alzarle.
Per il resto, la nostra non è una visione ma la realizzazione di opere visibili.
Il castello, tra tutti. Mentre un plotoncino si schierava sotto il castello per fare chiasso, noi abbiamo cercato e ottenuto i finanziamenti e stiamo realizzando la ristrutturazione del Castello con serietà. Rispettando le regole e i rapporti istituzionali con altri enti. Senza frasi ad effetto da somministrare all’opinione pubblica. A tal proposito, il pd ci è sembrato non avere una visione di se stesso, visto che durante la discussione di una mozione sul castello, solo un consigliere (che era il proponente) su quattro era presente. Per fortuna c’è gente più saggia anche in quel contesto.
Infine, sempre per dovere di cronaca, ci sembra doveroso ricordare che i lavori infiniti e pasticciati dello svincolo autostradale sono stati concepiti ed iniziati con i governi nazionali sostenuti dal Pd. Idem per l’inutile localizzazione della nuova stazione ferroviaria. In merito all’intuizione dell’on.le Marino, di far commissariare i lavori della panoramica, è tardiva di almeno quattro anni rispetto all’analoga richiesta avanzata dal sindaco e dalle forze politiche a sostegno.