Una proposta di legge da poco approdata alla Camera apre ad una possibile rivoluzione nella diagnosi precoce di Celiachia e Diabete di tipo 1.
L’importante novità è tra i temi di cui si parlerà durante la giornata di sensibilizzazione ed approfondimento scientifico dedicata a “Diabete Sicilia – Uniti per la cura”, che si terrà domenica al Palace Hotel Federico II di Enna, durante la quale sarà anche lanciata una raccolta fondi.
Il confronto tra esperti provenienti dalle principali realtà mediche impegnate sul fronte della ricerca scientifica e cura del Diabete di tipo 1, che sarà al centro del “Forum” si muove a sostegno della vita delle famiglie per arrivare ad un progressivo miglioramento livello di assistenza dei piccoli e giovani con diabete e delle loro famiglie e nasce su iniziativa di AGD Sicilia – Associazione per l’aiuto ai bambini e giovani con diabete” e “Fondazione Italiana Diabete”.
“Sappiamo che i numeri dei pazienti affetti da diabete di tipo 1 in Sicilia sono importanti – spiega Fabio Badalà, presidente di Agd Sicilia – ma purtroppo, nonostante i continui sforzi, non abbiamo dati ufficiali e questo ci fa capire quanto il problema venga sottovalutato e affrontato con approssimazione. Attualmente ci troviamo con un piano nazionale delle malattia diabetica recepito dalla Regione Siciliana ma non applicato. Manca il monitoraggio del fenomeno come previsto dal piano, manca la revisione, mancano i centri di riferimento presenti solo sulla carta ma senza tutte le figure professionali necessarie e non adeguati al bacino di utenza. Si va avanti grazie alla buona volontà di qualche medico alle porte della pensione. AGD Sicilia ha organizzato quest’evento ad Enna dedicato alla ricerca e per riaccendere i riflettori nazionali sulla nostra isola”.
Sul testo di legge approdato alla Camera, grazie a Fondazione Italiana Diabete, che da il via alla campagna di screening per Celiachia e Diabete di tipo 1 sulla popolazione da 1 a 17, il presidente di Agd Sicilia Badalà osserva: “E’ un sicuramente un momento importante sia per perimetrare finalmente in modo reale, identificando quanti, nel range 1-17 anni siano a rischio sviluppo per queste patologie definendone al tempo stesso i numeri reali. Grazie alla diagnosi precoce e alla predizione, infatti, è possibile ridurre le complicanze all’esordio. La gestione della malattia e l’autocontrollo sono al momento le uniche armi a disposizione per evitare le complicanze, in attesa di una cura definitiva. Lo screening – specifica ancora Badalà – che partirebbe dal 2024 consentirebbe l’individuazione degli anticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia, per prevenire l’insorgenza di chetoacidosi in soggetti affetti da diabete di tipo 1 e di rallentare la progressione della malattia mediante l’impiego delle terapie disponibili, oltre che ottenere diagnosi precoci della celiachia”.
Il “Forum” di domenica, dalle 10 alle 13 al Palace Hotel Federico II, si concentrerà su“il diabete, la ricerca sulle beta cellule e il trapianto delle isole pancreatiche, prevenzione e predizione”, con relatori la dottoressa Francesca Ulivi, Direttrice Generale comunicazione presso la Fondazione Diabete Onlus, il Dottor Federico Bertuzzi, Responsabile SSD Diabetologia ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, Professor Emanuele Bosi, Primario dell’Unità di Medicina Generale indirizzo Diabetologico ed Endocrino-Metabolico all’ IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, e la Dottoressa Donatella Lo Presti, Dirigente medico presso il Centro di riferimento Regionale di Diabetologia Pediatrica.
Dalle 15 alle 17 il “Talk” su “impariamo ad usare la tecnologia per leggere e rilevare i dati utili”.