Lunedì scorso, presso la sala conferenze del Garden di Pergusa, si è tenuta la “Closing conference” organizzata dal Polo sociale integrato per stranieri di Enna, in collaborazione con la “Rete di sostegno” e con tutti gli attori coinvolti in mesi di promozione, attività e servizi erogati nel territorio del Libero consorzio comunale di Enna. All’evento hanno partecipato amministrazioni e uffici comunali, enti, istituzioni, associazioni, aziende e, in generale, tutti quei soggetti interessati e sensibili ai temi delle migrazioni e dell’inclusione sociale di cittadini stranieri.
Ad aprire i lavori Uccio Muratore, coordinatore del Polo integrato ennese, che ha anche moderato e condotto le due sessioni di interventi in programma.
Alla prima sessione, dal titolo “Servizi per l’inclusione sociale dei cittadini stranieri e per un efficace contrasto allo sfruttamento lavorativo”, sono intervenuti Ornella Messina, referente dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione siciliana, Massimo Millesoli, operatore legale del Polo sociale integrato per stranieri di Enna, Michele Sabatino, responsabile della O.N.G. “Luciano Lama”, il prof. Giovanni Bevilacqua, dirigente del C.P.I.A. di Enna e Caltanissetta, Gianpiero Cortese e Lucia Giunta, assessori alle politiche sociali rispettivamente di Enna e Piazza Armerina, comuni dove sono state attivate le due sedi del Polo sociale integrato per stranieri di Enna. A chiudere – con la mediatrice del polo Nadia Bentivegna – le testimonianze dirette di alcuni utenti, tra le quali quella di Ousmane Gano, senegalese, che ha raccontato la sua esperienza e il supporto di orientamento e mediazione in ambito lavorativo ricevuto.
Alla seconda sessione, dal titolo “Superare le emergenze e fare sistema. Contributi dal mondo del lavoro e delle istituzioni”, sono intervenuti Silvia Caponetto, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Enna, Paola Pernaci, coordinatrice del Polo sociale integrato di Caltanissetta, Domenico Di Stefano, imprenditore e manager dell’azienda agricola “Naturalmente Leonforte”, e Stefano Rizzo, direttore della Cna di Enna.
Al centro della conferenza i risultati e gli obiettivi raggiunti, proiezioni di diapositive e video, testimonianze, contributi propositivi e le prospettive auspicate per una rete di soggetti istituzionali, delle amministrazioni pubbliche, del terzo settore e delle attività produttive attivi – con ruoli, responsabilità e da posizioni diverse – nell’inserimento sociale e lavorativo e nella contrapposizione alle diverse forme di marginalità e sfruttamento dei cittadini stranieri regolarmente presenti nella provincia. Oltre che l’importanza di avere, e avere avuto, un Polo sociale integrato, con un’équipe multidisciplinare di professionisti e competenze specifiche, quale riferimento e trait d’union nel territorio.
Tra il pubblico e intervistati per la realizzazione di un docu-video dell’evento Salvatore Cappellano e Tommaso Careri, presidenti della Iblea Servizi Territoriali Onlus e della Global Service (cooperative partner nella gestione del Polo di Enna), Biagio Sgrò, direttore del Centro per l’impiego di Enna, Silvana Romano, Alice La Spina e Stefania Di Stefano rispettivamente assessori alle politiche sociali dei comuni di Troina, Centuripe e Calascibetta.
Il Polo di Enna, così come gli altri otto poli presenti nelle altrettante province, è realizzato in co-progettazione con la Regione Siciliana – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione, nell’ambito del Programma Su.Pr.Eme. Italia, progetto questo inserito nel piano triennale di contrasto allo sfruttamento in agricoltura e al caporalato – approvato in seno allo specifico Tavolo Caporalato – promosso dalla Direzione generale immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e finanziato con fondi AMIF – Emergency Funds (AP 2019) della Commissione Europea.