Enna. Cisl: “Unire le forze per ricevere i fondi europei”

Emanuele Gallo
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«Per sfruttare al massimo le potenzialità della Strategia Nazionale delle Aree Interne bisogna puntare sull’associazione dei comuni. Il decreto ‘Governance e Semplificazioni’ ha accelerato l’iter degli Accordi di Programma. Le procedure burocratiche sono state snellite e l’Agenzia per la Coesione ha adesso un ruolo propulsivo. Ci sono tutte le condizioni affinché le varie amministrazioni comunali possano finalmente essere il motore di tante iniziative».

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Ne è convinto Emanuele Gallo, segretario generale della Cisl di Agrigento. Caltanissetta, Enna, che torna a battere sull’argomento Snai: “le aree interne devono privilegiare una programmazione che muova dal basso con lo scopo di varare progetti efficienti e coerenti, necessari per spendere al meglio i fondi dell’Unione Europea. E’ obiettivo prioritario adeguare quantità e qualità dei servizi d’istruzione, salute, mobilità, cittadinanza nonché dare un forte impulso alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale delle aree interessate e delle loro filiere produttive». 

Emanuele Gallo rimarca ancora come sia fondamentale la redazione di un piano infrastrutturale «per evitare la desertificazione delle aree interne che rischiano di ridursi a piccoli villaggi a causa della ripresa dell’emigrazione. E’ un tema sensibile al quale abbiamo dedicato studi, convegni, incontri che hanno coinvolto istituzioni, forze politiche e sociali. Desta forte preoccupazione la tendenza dei giovani laureati disposti a lasciare la propria terra. Un laureato su due sceglie l’estero mentre tra i non laureati cresce il numero di quanti cercano un lavoro al nord Italia. Questo è un fatto antieconomico. Se non si riuscirà a invertire la rotta creando sere opportunità di lavoro, il futuro sarà drammatico». 

«In questo fosco quadro – prosegue Emanuele Gallo – le Snai sono una luce di speranza e il recente decreto ‘Governance e Semplificazioni’ da un’ulteriore spinta. Chi vive le comunità e le amministra conosce meglio i bisogni dei cittadini ma i massimi benefici si ottengono puntando alla mutualità intercomunale. Servono le associazioni dei comuni che aderiscano alle aree interne. Alcune realtà territoriali si sono unite ma la loro forza continua a essere debole. Per recuperare maggior vigoria bisogna saldare idee, conoscenza ed energia accantonando i campanili. Ragionare ancora con la logica dei confini è antistorico. Solo l’unione fa la forza e il benessere delle collettività». 

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