In occasione del Giorno della Memoria, l’Archivio di Stato di Enna ripropone la mostra documentaria “I partigiani raccontano”, dedicata alla lotta contro l’oppressione nazifascista e alla Liberazione d’Italia.
Le carte d’archivio ripercorrono gli avvenimenti successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, dando voce alle storie di uomini che, con immenso sacrificio, hanno scritto una delle pagine più tragiche e importanti della storia del nostro Paese. La mostra intende sensibilizzare la collettività verso una cultura di pace e non violenza, in memoria di chi ha rischiato o perso la vita in nome della libertà.
I visitatori potranno consultare documenti straordinari conservati nel Fondo archivistico Fogli Matricolari, scoprire le vicende degli Internati Militari Italiani (I.M.I.) della provincia di Enna e conoscere le storie dei giovani ennesi che parteciparono alla Resistenza.
Questa iniziativa assume un significato particolare proprio nel 2025, anno in cui si celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia. L’Archivio di Stato di Enna vuole così ricordare una data fondamentale della storia del Paese che ha significato l’affermazione della democrazia e della libertà, la fine della guerra e la riconquista dell’indipendenza.
La mostra nasce da un’accurata ricerca condotta dal prof. Renzo Pintus, presidente della sezione A.N.P.I. della provincia di Enna, e raccoglie le vicende di giovani partigiani ennesi, protagonisti della Resistenza. Le loro storie sono oggi raccolte nel volume “La memoria ritrovata. Storie di partigiani ennesi – 1943-45”.
Tra i documenti esposti figurano importanti ritrovamenti, come i Certificati al Patriota firmati dal Maresciallo K. Alexander, comandante supremo alleato delle forze nel Mediterraneo centrale, insieme ad altra documentazione su premi e riconoscimenti legati alla Resistenza.
“Queste iniziative – spiega Giuliana Maria Ferrara, direttrice dell’Archivio di Stato di Enna – hanno l’obiettivo di stimolare, attraverso un confronto diretto con le fonti documentarie, una profonda riflessione sul significato dei valori della Liberazione come parte fondamentale del percorso di formazione di una cittadinanza attiva e democratica dato che quella della Resistenza è una storia che deve continuare a parlarci nel presente, sulla necessità di difendere questi valori e utilizzarli nelle moderne lotte per la libertà contro ogni forma di repressione”.
La mostra sarà visitabile dal 27 gennaio fino al 31 maggio durante gli orari di apertura dell’Archivio.