Enna: altro che città della gentilezza, in alcuni bar negato a turisti l’accesso al bagno

Enna
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A quanto pare in molti bar della città di Enna non è possibile utilizzare i bagni. Siamo tutti ben consapevoli della crisi idrica in corso, delle nuove turnazioni che prevedono che l’acqua sia erogata in città solo ogni quattro giorni e, quindi, di tutte le difficoltà che tale situazione comporta. Ma quando viene negato l’accesso al bagno a turisti il rischio è che diventi un pessimo biglietto da visita per la città.

Il fatto è accaduto questa mattina ad un piccolo gruppo di turisti italo-americani accompagnati da una guida turistica dell’Associazione A.G.T.E.. Oltre a consumare, i turisti avevano bisogno di utilizzare il bagno, ma in tutti i bar in cui si sono recati ciò non è stato loro consentito.

Una situazione molto imbarazzante anche perchè viene negato un servizio importante e basilare a chi viene a visitare la città. L’episodio ha suscitato rabbia e sconforto tra le guide turistiche, anche perché pare non si tratti dell’unico caso accaduto di recente.

“È assurdo che le attività commerciali neghino ai clienti un bisogno primario come l’accesso ai servizi igienici – ha dichiarato la presidente dell’associazione provinciale delle guide turistiche Sabrina Murgano -. Se questo va ad aggiungersi ai disagi nella viabilità che stiamo subendo ultimamente, rischiamo davvero che il danno al turismo nel nostro territorio diventi ancora più grave. Nonostante la comprensione nei confronti dei commerciati e delle loro difficoltà, non si può negare l’accesso ai bagni, soprattutto, come in questo caso, se siamo in presenza di donne con un bambino. Auspichiamo per il futuro una maggiore collaborazione”.

La crisi idrica, quindi, che sembrava dovesse riguardare solamente la cittadinanza, ha invece ripercussioni negative anche per il turismo. E in una città in cui da anni ormai si parla di rilancio turistico, questo fatto è inaccettabile. Episodi come questo rischiano di allontanare i turisti che scelgono di visitare la città, spingendoli necessariamente a preferire altre destinazioni.

Altro che città della gentilezza.

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