Enna. Alerci (Giovani Democratici): “Servono chiarezza, trasparenza e rispetto”

Alfredo Alerci
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Pubblichiamo nota stampa dei Giovani Democratici di Enna firmata dal segretario Alfredo Alerci.

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“C’ERAVAMO TANTO AMATI

Era il 21 Settembre 2017. In una tesa serata di inizio autunno non passa la mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico al Sindaco Dipietro del Partito Democratico.  Suona ancora oggi strano: suona ancor più strano sicuramente a chi, come tanti, facilmente dimentica.

Il grande progetto civico del rilancio della Città che tenta l’ultima via (si sa, tutte le strade portano a Roma) per salvarsi da sé stessi. Perché se è vero che è sempre facile unirsi contro qualcuno o qualcosa, è altrettanto complicato mantenere stretto quel nodo che piano piano si va allentando.

Così è stato negli ultimi 5 anni: il “campanilismo” dei semper fidelis et semper consistent unito ad un grande gira, vota e firria di salvataggi, tradimenti, lettere e dichiarazioni da telenovela berlusconiana. E poi commissari, congressi, ricorsi, aerei, fotografie e lunghe pagine di giornale. Il Partito Democratico ennese si trova catapultato al centro del dibattito politico nazionale.

Perché quando il lupo sente l’odore dell’uva, ed è molto affamato, farà di tutto per andarsela a prendere: accompagnato dalla sua schiera di Senatori e lacchè batterà colpo su colpo per tentare la scalata politica. Poi il lupo non arriva all’uva, e sappiamo tutti cosa succede.
Comincia così il Dipietro II: ritorna il civismo (da sempre “vestiti di civismo”, dice qualcuno), ritorna l’amministrazione che si tiene lontana dalla politica nazionale (#ciaone, direbbe qualcun altro). Una volta strappate le tessere n.1 e n. 2 (quelle veramente importanti) ritorna l’anti-mirellismo sfrenato. Il Partito Democratico torna ad essere macchina di potere e fucina di clientelismo.  Le accuse sono le solite: posti di lavoro, promesse, pacchetti di voti e candidati asserviti. Deja vu, 😉

Il nuovo al potere che accusa i vecchi rais: a volte vengo accusato anche io, ventenne, di ciò che “combinava” qualcuno 20 anni fa. Accusato da chi vent’anni fa nelle segreterie c’era e ci sguazzava felicemente.

Ed arriviamo ad oggi: scandali, inchieste, polemiche. Non ci sono però i Caschi Blu, i Processi del Popolo davanti al comune ed i papiri dei guru della civica ammucchiata: c’è un silenzio ridondante riempito solo “a metà” dalle solite rotonde, dai cestini, dalle inaugurazioni e da qualche profilo falso mascherato molto male. La visione della città, oltre alle lunghe liste della spesa di qualche Assessore, non si sa bene quale sia. Altre dichiarazioni invece spariscono: acqua passata, tutti di nuovo felicemente amici.

Il nervosismo è pesante. L’Assessore Contino si vanta di “rappresentare i cittadini comuni”: scopriamo oggi che l’amministrazione Dipietro ha un criterio selettivo per buoni e per cattivi. Oltre alla pochezza umana, certe dichiarazioni lasciano trasparire la bassezza politica di chi divide i cittadini in due fazioni pretendendo anche di stare sempre con quelli giusti. Vergognoso.

Le domande restano tante, tutte intere: forse qualcuno vuole che la campagna elettorale finisca presto, poi si vedrà. Loro che molte persone hanno abituato all’attesa, al rinvio, tutto al “sotto elezioni”. Perché tanto, dice qualcuno, “la gente ha già deciso chi voterà”.

Perché si, per qualche guru dell’Amministrazione del Bene Comune, “i cittadini stupidi non sono e sanno da che parte stare”. E se questo presuppone l’esistenza di cittadini stupidi che invece non la pensano così, si vergogni chi pensa tutto questo e pretende anche di fare la morale.

Le risposte però servono ora: serve la chiarezza, serve la trasparenza. In nome del “bene comune”. E serve anche rispetto.

Molti dimenticheranno ancora come hanno dimenticato il resto. Altri, menti giovani e libere, no”.

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