Enna: al via i festeggiamenti in onore di Sant’Elia

Sant'Elia
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Il 17 agosto si fa memoria di Sant’Elia il Giovane o il Nuovo, santo della Chiesa universale, una e indivisa, venerato dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa. A Enna, sua città natale, sant’Elia viene festeggiato nella chiesa del Carmine: qui, per tutto il mese di agosto, sarà celebrata ogni sera la messa alle ore 19.00. La chiesa verrà aperta alle ore 18:00, seguirà la recita del Santo Rosario, il canto della coroncina e, appunto, la S. Messa. Nei giorni 14-15-16 si terrà il triduo di preparazione alla festa. Il 17 è il giorno dedicato al santo, alla sua memoria.

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La sua fu una vita di austerità, peregrinazioni e preghiera, di ascesi e prodigi: al secolo Giovanni Rachites, sant’Elia nacque a Enna nell’823. Si trasferì con la famiglia, in occasione degli attacchi saraceni, nel “castello di Santa Maria”, identificato con il sito dove adesso sorge la chiesa del Carmine; nel frattempo cominciava a manifestarsi il dono della profezia, con visioni e premonizioni. Nell’839 fu catturato, venduto come schiavo e condotto in Africa. Liberato, prima di recarsi in Palestina per diventare monaco, ricevette il potere taumaturgico e operò guarigioni miracolose e conversioni. Predicò il Vangelo, rischiando più volte la vita. Fondò in Calabria, nell’884, un monastero nei pressi di Seminara in località “Saline”. Anche l’imperatore bizantino Leone VI, chiedendo preghiere, riconobbe le sue virtù e la sua fama; invitò addirittura il santo a Costantinopoli. Nonostante l’età avanzata, sant’Elia si imbarcò alla volta della capitale imperiale, ma si ammalò e morì a Tessalonica il 17 agosto 903. Il suo corpo fu riportato dal fedele discepolo Daniele in Calabria e tumulato nel monastero da lui fondato e che prese il suo nome.

Tutti i fedeli ennesi – fanno sapere dal Comitato Festa Sant’Elia – sono invitati a invocare l’intercessione di Sant’Elia, nostro concittadino, a rendergli omaggio, a diffondere il culto di questo santo, icona di ecumenismo, dalla vita avventurosa e miracolosa, poco conosciuto ma degno d’onore”.

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