Caltanissetta: Prefettura, incontro sulla “Rete del lavoro agricolo di qualità”.

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Prosegue in Prefettura a Caltanissetta l’analisi della situazione connessa al fenomeno del caporalato anche alla luce del recente omicidio di un immigrato pakistano che aveva presentato formali denunce di sfruttamento della manodopera straniera da parte di alcuni connazionali.
Durante l’odierno incontro in sede di Conferenza permanente, presieduto dal Prefetto Cosima Di Stani, è stato effettuato un approfondimento sulla “Rete del lavoro agricolo di qualità”, organismo nato a seguito del D.L. n. 91/2014 e successivamente modificato con la legge n. 199/2016, che contiene disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
All’ incontro hanno partecipato il Dr. Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Agricoltura, il Direttore provinciale dell’INPS di Caltanissetta, il rappresentante del locale Servizio Centro per l’Impiego, gli esponenti delle associazioni provinciali di categoria Coldiretti e Confagricoltura, i Segretari Territoriali delle Organizzazioni sindacali di categoria FLAI CGIL, FAI CISL e UILA, unitamente ad esponenti del terzo settore, OIM, Proxima e dell’Associazione “I Girasoli”.
Nel corso dell’incontro il Prefetto Di Stani, dopo un breve inquadramento normativo sulla materia, ha ricordato la recente approvazione del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura ed al caporalato 2020-2022 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con cui si prevede un articolato modello di governance sul tema, che parte dall’approccio della collaborazione interistituzionale tra tutti coloro che hanno competenze in materia, con il fondamentale contributo delle associazioni di categoria, dei sindacati e del terzo settore.
Nella circostanza, il Prefetto ha evidenziato che sono stati intensificati gli interventi di carattere preventivo, rafforzando la vigilanza e il contrasto ai citati fenomeni, evidenziando che per una efficace azione di reale contrasto è necessario che decolli anche la “Rete del lavoro agricolo di qualità”.
In tale direzione, il Direttore provinciale dell’Inps ha assicurato il massimo impegno teso a favorire la costituzione, in provincia, della sezione territoriale della anzidetta “Rete” con l’obiettivo di promuovere l’iscrizione alla stessa delle imprese agricole con una capillare campagna di informazione e con incentivazioni e premialità , che stimolano l’adesione degli operatori economici del settore.
Sotto tale profilo, il Prefetto ha sottolineato l’importanza di promuovere la sperimentazione di modalità efficienti di incontro tra domanda ed offerta di lavoro in stretta collaborazione con il locale Centro per l’Impiego, affinchè si possa mitigare il
rischio di sfruttamento dei lavoratori.
Il Dr. Dario Cartabellotta, nell’evidenziare nel suo intervento che i temi della dignità dei lavoratori e della salute dei consumatori sono al centro delle politiche del Governo regionale, ha sottolineato l’importanza del contrasto della concorrenza sleale nel settore agricolo spesso legato a situazioni di sfruttamento della manodopera, facendo emergere invece le realtà imprenditoriali di qualità, presenti anche nella provincia nissena, al fine di creare quel “rinascimento” agricolo che questo territorio merita di raggiungere.
I rappresentanti delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali del settore agricolo hanno condiviso favorevolmente la rilevanza dell’odierno incontro dettato dall’esigenza di proseguire nell’impegno di avviare anche nel nostro territorio la “Rete del lavoro agricolo di qualità”, la quale può costituire un volano per lo sviluppo economico di questa provincia, soprattutto dopo la chiusura di alcune attività commerciali anche a seguito dell’emergenza sanitaria, attraverso il contrasto ai comportamenti commerciali scorretti e alla concorrenza sleale.
Il Prefetto Di Stani ha concluso l’odierna conferenza che è stata l’occasione per valorizzare il ruolo strategico della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, che ha sede presso l’INPS, segnando così l’avvio di un percorso di promozione e diffusione della legalità anche nel comparto agricolo, dato che la stessa “Rete” è un efficace strumento per rafforzare la prevenzione ai fenomeni di sfruttamento lavorativo e costituisce il luogo ideale per proposte concrete volte a migliorare l’incontro tra domanda ed offerta del lavoro e superare le eventuali problematiche locali.

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