ANCE Enna: “Per un’effettiva tutela dello Stato oggi occorre il presidio del territorio con le forze armate”

Mezzo incendiato
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L’ANCE torna sulla proposta di dover assicurare un presidio costante delle aree interessate dai cantieri di opere strategiche anche tramite l’impiego delle Forze Armate. La delegazione dell’ANCE che ha partecipato all’ispezione della Commissione regionale Antimafia presso il cantiere del raddoppio ferroviario non si sente soddisfatta dalle dichiarazioni fatte a caldo.

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“Comprendiamo ed apprezziamo il valore simbolico della vicinanza espresso con la visita degli onorevoli deputati della Commissione regionale – ha dichiarato Gaetano Debole – ma auspicavamo un più decisa presa di posizione in linea con quanto abbiamo proposto. Purtroppo davanti a certi malintenzionati non basta la tecnologia che qualcuno pensa possa essere risolutiva, serve la presenza fisica degli uomini dello Stato”.

“La volontà dello Stato – ha dichiarato Giuseppe La Spina – deve essere ben chiara a chiunque intende interferire illecitamente con la realizzazione delle opere. Gli imprenditori non possono da soli assicurare la vigilanza adeguata. Occorre una più incisiva e visibile presenza dello Stato”.

“Il nostro sistema imprenditoriale ce la sta mettendo tutta per evitare ogni possibile rischio – ha commentato Dario Talio -. Le grandi aziende e RFI stanno dedicando risorse e mezzi tecnologici per garantire vigilanza, ma evidentemente ciò non basta. Occorre che lo Stato assuma impegni concreti per garantire la sicurezza nei cantieri oggi più esposti”.

L’on.le Fabio Venezia, in sintonia con la posizione dell’ANCE: “Siamo all’inizio di una nuova stagione di investimenti in Sicilia e ogni tentativo da parte della criminalità organizzata di interferire con la realizzazione dei lavori deve essere combattuto con fermezza dallo Stato incoraggiando le imprese sane che non si piegano alle richieste estorsive”.

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